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Ecco la munipalizzata del lago
Salò - Firmato l'atto costitutivo della nuova azienda creata al posto del Consorzio Garda 1 e che si occuperà di servizi.
Ieri mattina, nel salone consiliare di Salò, è nata la nuova municipalizzata del lago.
Il Consorzio Garda 1 per il disinquinamento delle acque (raccoglie i liquami dei paesi della sponda bresciana e li convoglia all'impianto di Peschiera) è stato trasformato infatti in una società che potrà occuparsi dell'intero ciclo di produzione, distribuzione e depurazione delle acque.
Un'operazione che interessa 18 comuni e la Provincia.
Davanti al notaio Mario Mastrelli, sono sfilati i sindaci di Gardone (Piercarlo Belotti), Gargnano (Daniele Roscia), Guido Tosi (Limone), Ilio Bazzoli (Padenghe), Giuseppe Turrina (Polpenazze), Adelio Zanelli (Puegnago), Michele Corsetti (Roè Volciano), Giuseppe Mongiello (Salò), Mario Arduino (Sirmione), Bortolo Bertini (Soiano), Battista Berardinelli (Tignale), Marco Manfredi (Toscolano Maderno), gli assessori Oscar Papa (Lonato), Eugenio Orio (Manerba), G.Franco Bazzoli (Moniga), Emanuele Tonoli (S.Felice), Livio Leonesio (Tremosine). Oltre a Massimo Rocca, vicesegretario di Desenzano e Costanzo Valli, presidente provinciale.
I 19 hanno firmato l'atto costitutivo e lo statuto aggiornandosi al 18 aprile per la nomina del presidente (quello uscente è Guido Maruelli), del vice e degli altri cinque amministratori, che non dovranno essere scelti fra i componenti dell'assemblea.
Roscia, candidato al Parlamento in Valsabbia per la Lega nord, voleva andarsene senza sottoscrivere il documento dicendosi contrario al Garda 1. "L'azienda speciale è già superata, e dovrà subire una radicale trasformazione - ha detto -. Non vedo alcuna necessità di approvarla stamattina". Poi ci ha ripensato.
Fuori dall'aula, qualche bisbiglio sui nomi dei papabili. Tutti i sindaci sembrano essere intenzionati ad accettare la linea espressa da Manfredi, ex braccio destro del ministro Gianni Prandini: "Evitiamo di nominare i vecchi arnesi della politica, i reduci d'una stagione passata. Il nuovo Consorzio non deve partire col piede sbagliato, ma trovare gente rappresentativa e abile. Inoltre, visto che entro 12 mesi verranno rinnovate le amministrazioni comunali, suggerisco di procedere a un'elezione di durata limitata".
Nelle prossime settimane i sindaci cercheranno di individuare una rosa valida.
Alcuni comuni hanno fatto inserire delle clausole nell'atto costitutivo. Chi, ad esempio, ha già un acquedotto affidato in gestione ad aziende (Padenghe con Italgas, Lontao con l'Asm di Brescia, mentre Desenzano ha emesso un bando di appalto, e Sirmione è incamminata su questa strada), chiede di non dover disdire il contratto.
Sembra però che una legge approvata nei giorni scorsi ne impedisca tale possibilità.
Nessun accenno, nella riunione di ieri, alla situazione del collettore ( i rischi maggiori sono legati alla sponda veronese, dove i liquami spesso finiscono nel lago), ai tronchi fognari già realizzati e a quelli in fase d'appalto, alla definizione della vicenda dell'Alto Garda, privo di depuratore.
Quanto al bilancio '94 è stato approvato dal direttivo lo scorso novembre.
Sergio Zanca
Fonte: Brescia Oggi
Data di pubblicazione: 27 Febbraio 1994
Immagine di copertina: da news originale