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Gardauno Spa

Brescia Oggi 03/12/98: Gardone, acquedotto e fognature nelle mani del “Garda Uno”

Gardone Riviera – L’acquedotto e le fognature nelle mani del “Garda Uno”. Ma l’opposizione critica l’affidamento al Consorzio.

Dopo aver approvato alcuni progettini (90milioni per il marciapiede da Fasano al confine di Toscolano Maderno, 60 milioni per il campo giochi nel cortile delle scuole elementari, altrettanti per l’impianto di disinfezione con biossido di cloro per il serbatoio di Bolsone), il Comune di Gardone Riviera ha deciso di affidare l’acquedotto e le fognature all’azienda speciale Garda Uno. Durata del contratto: dieci anni. Con l’obbligo, fra tre o quattro, di riesaminare la situazione, valutando i pro e i contro.

Altre località della sponda bresciana stanno deliberando in tal senso.

L’azienda, presieduta da Guido Maruelli, si assume l’obbligo della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti e le apparecchiature, garantendo il rispetto delle tecniche di sicurezza e impegnandosi ad apportare migliorie, sostituzioni e potenziamenti.

Assicurerà un servizio ininterrotto di reperibilità, anche nelle giornate festive, impiegando mezzi mobili muniti di idonei apparecchi radio ricetrasmittenti. In casi di emergenza, effettuerà operazioni di soccorso. Controllerà periodicamente tutte le reti, per ricercare eventali dispersioni.

Il Garda Uno potrà utilizzare le sorgenti e le linee per servire anche altri comuni, in ossequio al principio della solidarietà, ma a patto di non danneggiare Gardone Riviera. Non dovrà sospendere l’esecuzione del servizio. Sottoporrà al sindaco e alla giunta un progetto generale di interventi,  di cui si riserva la progettazione e la direzione dei lavori.

L’eventuale estensione dell’acquedotto o delle fognature, nonchè il potenziamento delle opere di depurazione e trattamento fanghi, costituirà oggetto di specifici accordi, volta per volta. Il ripristino delle strade, in corrispondenza deglli scavi per la posa delle tubazioni, verrà eseguito a regola d’arte.

Sempre l’azienda fatturerà e riscuoterà i canoni, applicando (all’inizio) le tariffe in vigore, poi si vedrà.

“In base alla legge Galli – ha spiegato l’architetto Franco Richetti, direttore dell’azienda speciale -, bisogna puntare sulla gestione idrica integrata (captazione, distribuzione, raccolta dei reflui, reimissione nei corsi), nell’ottica della tutela ambientale complessiva.

La normativa approvata il mese scorso dalla Regione Lombardia ha definito gli ambiti territoriali: sarà possibile crearne uno gardesano, assieme ai veronesi, ed è importante che i comuni comincino a muoversi su questa linea. Entro un anno intendiamo redigere il piano generale del sistema idrico, indicando le necessità.

Gli investimenti saranno a carico delle singole località. Le tariffe? Verranno articolate per fasce di utenza e territoriali, modulate in base a particolari situazioni e tenuto conto degli interventi effettuati. In ogni caso dovranno comprendere gli ammortamenti e la remunerazione del capitale”.

Le minoranze hanno criticato l’operazione, votando contro.

Alfredo Mantica, senatore di An: “Ci sarebbe una logica se i Comuni fossero liberi di scegliere il partner. Il Garda Uno è una municipalizzata che si aggiudica il servizio senza alcuna gara di appalto. Così rimaniamo attaccati ai vecchi modelli. Occorre trovare un meccanismo di verifica del mercato, e fare in modo che la tariffa sia il frutto di una competizione”.

Mario Marfella ha detto che, per l’acqua, la situazione di Gardone Riviera è abbastanza buona. Teme che l’inserimento nell’azienda speciale sia dannoso (“non vorremmo fare da cavie”) e contesta i tempi della scelta, a pochi mesi dalle elezioni amministrative.

Risposta del sindaco Piercarlo Belotti:

“Col Garda Uno, la qualità del servizio di raccolta rifiuti è migliorata, passando oltretutto dal 5 al 25% per la differenziata. Abbiamo cominciato noi, assieme a Toscolano Maderno e a Salò, poi sono entrati quelli della Valtenesi e altri.

Costa un centinaio di milioni all’anno. Non abbiamo più operai, e ora la manutenzione è affidata alla ditta Gamba di Gavardo. Le tariffe? La variazione dovrà essere concordata col Comune. Non è vero che facciamo da cavia: l’operazione sta passando in varie realtà”.

Sergio Zanca
Brescia Oggi – 03 Dicembre 1998

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