



GARDA UNO PORTA L'ESPERIENZA GARDESANA ALL'INCONTRO DI REGIONE LOMBARDIA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN AREE MONTANE E TURISTICHE
Il 12/11/2025, Garda Uno ha partecipato al primo appuntamento del ciclo di incontri promosso da Regione Lombardia dedicato alla gestione dei rifiuti nelle aree montane e nei territori a forte vocazione turistica.
L’iniziativa, organizzata con il supporto di FLA – Fondazione Lombardia per l’Ambiente, ANCI Lombardia, ARPA Lombardia, Osservatorio Regionale Rifiuti, CONAI e Province, ha coinvolto amministratori e tecnici da tutta la regione per condividere modelli operativi, dati e prospettive comuni.
A rappresentare Garda Uno è stato Erick Carella, Responsabile dell’Ufficio Tecnico, invitato come relatore nella tavola rotonda dedicata ai modelli di raccolta adottati nei territori turistici. Il confronto ha visto la partecipazione anche di Secam, Dolomiti Ambiente, Valle Camonica Servizi, SILEA e altri gestori, permettendo un dialogo ampio tra realtà con caratteristiche territoriali molto diverse.
L’esperienza del Garda come laboratorio per i territori turistici
Nel suo intervento, Carella ha illustrato l’evoluzione dei servizi di Garda Uno in un’area tra le più dinamiche d’Italia: 38 enti soci, un bacino di quasi 300 mila residenti e oltre 9 milioni di presenze turistiche annue, con picchi estivi che moltiplicano la popolazione fino a venti volte.
Una complessità che richiede pianificazione, flessibilità e investimenti continui.
Per rispondere alle sfide del turismo, Garda Uno ha sviluppato nel tempo un modello fondato su:
- raccolta porta a porta estesa al 95% del territorio servito;
- una flotta specializzata composta, tra gli altri, da minicompattatori, porter per i centri storici e battelli spazzini per le aree lacustri;
- 27 Centri di Raccolta, di cui 3 sovracomunali, dotati di sistemi automatizzati di accesso e pesatura;
- servizi dedicati ai Comuni turistici, con orari ampliati e aperture domenicali per favorire i flussi di rientro;
- un forte investimento sulla digitalizzazione (app multilingue integrata con il sistema operativo) e sul contact center attivo h24.
Collaborazione istituzionale e scambio di buone pratiche
L’incontro di Sondrio è stato per Garda Uno un’occasione per condividere l’esperienza maturata sul campo e, allo stesso tempo, per contribuire alla costruzione di un linguaggio comune fra territori diversi, in particolare quelli montani.
«Territori turistici e montani hanno bisogno di soluzioni su misura, costruite conoscendo le loro dinamiche reali. Il confronto istituzionale ci permette di trovare punti di contatto e modelli replicabili, mantenendo sempre alta l’attenzione sulla qualità del servizio» sostiene Erick Carella.
Un tema centrale è stato proprio la necessità di sistemi coordinati e coerenti, valorizzando sinergie tra enti pubblici, gestori locali e Regione Lombardia per migliorare la qualità del rifiuto raccolto e l’efficienza dei servizi, soprattutto nei contesti più fragili o con forti oscillazioni stagionali.
Progetti sperimentali e nuove soluzioni per i comuni diffusi
Carella ha presentato anche le sperimentazioni avviate negli ultimi anni, tra cui:
- i modelli di raccolta mobili testati in comuni montani con forte presenza turistica, come a Tremosine;
- le aree esterne ai Centri di Raccolta h24 dedicate alle seconde case;
- i cassonetti intelligenti con accesso controllato;
- le soluzioni adottate per migliorare la gestione nei campeggi e nelle strutture ricettive (progetto “R!genera Hotel”)
Progetti diversi per territori diversi, accomunati dalla stessa logica: offrire modelli flessibili, replicabili e adattabili alle peculiarità locali.
Un impegno costante
La partecipazione alla tavola rotonda conferma l’impegno di Garda Uno nel contribuire ai percorsi di confronto tecnico-istituzionale avviati da Regione Lombardia.
Un contributo basato su esperienza, analisi dei dati, ascolto dei territori e collaborazione con gli amministratori locali.
Garda Uno continuerà a partecipare attivamente agli incontri dei prossimi mesi, mettendo a disposizione competenze e buone pratiche maturate in oltre cinquant’anni di attività.