Comunicato Stampa
Larga maggioranza (solo due le astensioni) del voto dei sindaci soci di Garda Uno sul mandato al presidente della multiutility, Mario Bocchio, per il conferimento entro fine anno del ramo ciclo idrico alla società Acque Bresciane, qualora si verificassero le condizioni presentate in sede di assemblea e, quindi, la sottoscrizione dell’accordo quadro Stato-Regioni per il finanziamento del depuratore del Garda.
Preceduto da un’articolata illustrazione dei vari atti tecnico-amministrativi da predisporre nell’immediato futuro, i numerosi amministratori locali (era presente oltre l’80% del capitale sociale di Garda Uno, ndr.) hanno preso atto dello stato dell’arte del delicato e complesso passaggio delle funzioni del solo ramo idrico alla società Acque Bresciane, da definire entro il 31 dicembre.
Ma andiamo per ordine.
In apertura dei lavori, Mario Bocchio ha dato lettura di una comunicazione ufficiale della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente, con la quale vengono fornite ulteriori assicurazioni sull’ormai famoso finanziamento di 100 mln. di euro, destinati alla realizzazione delle “nuove opere per il collettamento e la depurazione del lago di Garda”, in parole povere il progetto già realizzato da Garda Uno SpA e dalla consorella Ags veronese e trasmesso da tempo ai rispettivi Ato e regioni.
Nella nota ministeriale, inoltre, viene richiamata l’attenzione sull’esigenza di trovare un accordo di programma, appunto come si diceva nelle premesse, “con i relativi piani tariffari approvati, o da sottoporre all’approvazione dell’AEEGSI, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Sistema Idrico, condizione necessaria per l’erogazione del finanziamento nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria di riferimento”. In sintesi, il dicastero romano vuole conoscere a tempo debito il piano di fattibilità tecnico-economica per reperire i restanti 130 mln. di euro circa, sul totale dei 220-230 mln., necessari a realizzare il nuovo progetto di depurazione del Garda.
Nel corso dell’assemblea - alla quale hanno preso parte tra gli altri il presidente della Provincia, Pierluigi Mottinelli, il consulente esterno Giuliano Baiguera, l’intero “stato maggiore” di Garda Uno (Pietro Lazzarini, Massimiliano Faini, Mario Giacomelli e Massimo Pedercini) e il presidente del Comitato di Controllo, Rosa Leso – va annotato l’intervento del sindaco di Desenzano, Guido Malinverno il quale ha auspicato che “il personale del ciclo idrico resti ancora nel territorio”, al quale si sono uniti quasi tutti gli altri amministratori presenti.
Tra gli immediati adempimenti, la multiutility dovrà rivedere il bilancio, effettuare una radiografia del settore idrico e predisporre altri provvedimenti tecnici.
Infine, Paolo Bellini, primo cittadino di Pozzolengo, che non ha partecipato al voto finale perché chiamato ad altri impegni, aveva prima manifestato la sua solidarietà al quesito del referendum sull’acqua che, come si ricorderà, ha espresso la volontà di una gestione pubblica dell’acqua.
Padenghe s/Garda, 24 ottobre 2017