Mentre la sponda bresciana è alle prese con l'emergenza di Gardone Riviera, sulla sponda veronese si procede a passi spediti, se non decisivi, verso la realizzazione del collettore eliminando le condotte sublacuali.
A breve Azienda Gardesana Servizi (l'equivalente di Garda Uno per la sponda bresciana del lago) pubblicherà il bando di gara europeo per la progettazione definitiva del nuovo collettore.
Durata dei lavori 8 anni. L'opera sarà ovviamente eseguita a stralci: Ags ha individuato come prioritario il tratto di collettore Pergolana-Pioppi, in pratica quello che l'anno scorso era emerso a Lazise.
LA PROVINCIA di Verona ha assicurato 1 milione di euro, la Regione 300mila per la progettazione, mentre i Comuni gardesani sono d'accordo per una percentuale della tassa di soggiorno (si parla del 20%), il resto sarà disposto da Ags con la tariffa.
«La pubblicazione del bando - chiarisce il presidente di Azienda Gardesana Servizi Alberto Tomei - rappresenta un punto fondamentale per la realizzazione del nuovo collettore.
La soluzione è più vicina e come dimostrano gli ultimi eventi di Gardone Riviera non più rinviabile. In questo caso - continua Tomei - la competenza per le verifiche sullo stato della condotta sono di Garda Uno, ma questo è un ulteriore indice della criticità dell'attuale sistema».
E sulla sponda bresciana? Giovedì si formalizzerà nell'assemblea di Garda Uno il passaggio in Acque Bresciane, il nuovo gestore unico del servizio idrico.
Poi si proverà a mettere nero su bianco l'accordo di programma tra gli Ato e le Regioni per blindare i 100 milioni di euro garantiti dal Governo per il collettore gardesano, di cui 40 per la sponda veronese.
L.SC.
Data di pubblicazione: Sabato 02 Dicembre 2017
News originale: bresciaoggi.it
Immagine di copertina: da news originale