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Gardauno Spa



Valotti (A2A): siamo aperti a discutere il progetto anche con altri soggetti

Torino - Il grande risiko delle multiutility del Nord non è finito. La strada da seguire è quella delle partnership per superare la frammentazione eccessiva e creare pochi grandi poli.

Concordano su questo le exmunicipalizzate di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia, unite da ieri in Confservizi NordOvest.

Una realtà importante, che rappresenta oltre il 3% del Pil dell’area e l’1% di quello nazionale: 558 imprese - idriche,
del gas, dell’energia, dei rifiuti urbani e della mobilità pubblica - che fatturano ogni anno 17 miliardi di euro ed effettuano investimenti pari a 1,6 miliardi, occupano 42.000 addetti e realizzano utili per 332 milioni.


«Il Nord-Ovest ha grandi eccellenze, Iren, A2A e Cva, ma c’e ancora molta frammentazione. Il percorso è quello delle aggregazioni o delle collaborazioni a rete», sottolinea Sandro Baraggioli, presidente di Confservizi Piemonte e Valle D’Aosta.

«L’aggregazione delle imprese favorisce la solidità economica che permette di sostenere investimenti importanti», concorda Giuseppe Bergesio, a.d. di Iren Energia. Giovanni Valotti, presidente di A2A e presidente nazionale di Confservizi, non esclude che il modello di integrazione industriale possa essere quello lombardo.

«Grazie a questa aggregazione nasce un soggetto più forte e più competitivo, che potrà battere la concorrenza nelle gare. Un modello ripetibile? Non siamo gelosi, se volessero replicarlo in altri territori non potrà che fare bene», osserva Valotti. «A2A - aggiunge - è aperta a discutere anche con altri soggetti al momento non coinvolti. Le aggregazioni portano più investimenti, maggiore qualità dei servizi e nel tempo tariffe più basse».

L’alleanza tra A2A, che ha chiuso con un segno meno a Piazza Affari (-1,4%), e le multiutility di Como, Monza,
Varese, Sondrio e Lecco non è l’unica.

Verona Agsm ha firmato un accordo per una partnership strategica con la società Garda Uno e punta ad arrivare
a Vicenza e Mantova.

Si sono mosse Iren, che è salita al 60% di AtenaVercelli e ha inglobato Acam La Spezia, Hera (autrice di diverse acquisizioni mirate, dopo essersi espansa nel Nord-est) e la trentina Sel, fusasi nel 2016 con Aew, da cui è nata
Alperia.

Fonte: giornaledibrescia.it

Data di pubblicazione: Martedi 30 Gennaio 2018

Immagine di copertina: da news originale

Links: agsm.it - confservizi-nord-ovest - gruppoiren.it - www.a2a.eu - cvaspa.it - atenaweb.net - acamspa.com - gruppohera.it - alperia.eu

 

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