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Vertice con i bresciani per il nuovo collettore: “Si inizi subito anche a stralci”.

Per il nuovo collettore del Garda bisogna fare in fretta. È questo il messaggio che giunge dal palazzo della Provincia di Brescia, dove tutti gli attori dei territori interessati al grande progetto, si sono riuniti il 28 ottobre per varare un programma di massima degli interventi della nuova infrastruttura.

All’incontro, per la parte veneta, erano presenti l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, il responsabile del sistema idrico della Regione Fabio Strazzabosco, il presidente di Azienda Gardesana Servizi Alberto Tomei, il direttore del Consiglio di Bacino di Verona Luciano Franchini il responsabile tecnico di AGS Paolo Varotto e Giovanni Peretti presidente dell’ATS Garda Ambiente.

In più la presenza contemporanea delle Regioni Veneto e Lombardia, delle Provincia di Brescia, dei Consigli di Bacino e delle azienda di gestione del ciclo integrato dell’acqua, cioè Azienda Gardesana Servizi e Garda Uno, dimostra come ci sia unità d’intenti per realizzare il progetto del nuovo collettore del Garda.

Tra le novità più importanti emerse dall’incontro c’è che il Piano d’Ambito di Brescia è stato approvato: non stanzia direttamente fondi per il collettore, ma li prevede per il depuratore di Visano, opera prevista all’interno del progetto complessivo del nuovo sistema di raccolta reflui. Altra novità importante è che sono state definite delle priorità di intervento.

“Abbiamo segnalato – spiega Alberto Tomei, presidente AGS – che bisogna partire rapidamente nella realizzazione del nuovo collettore. Anche a stralci, di modo che la partenza delle opere possa dare avvio e soluzione alle criticità più importanti.

Dal punto di vista delle priorità abbiamo segnalato la tratta Pergolana – Pioppi come uno dei punti in cui intervenire più celermente, per la sua dismissione”. Questo tratto, infatti, in primavera, vide l’emergere di una lunga parte di tubazione, normalmente posto sul fondale del lago.

“Proprio perché, le nostre rilevazioni – chiarisce Tomei – hanno rilevato che altri tratti di tubazione potrebbero essere interessati dallo stesso fenomeno, esponendoci ad un rischio gravissimo soprattutto d’estate, è necessario che questa tratto di collettore sia tra i primi ad essere interessato dal nuovo collettore”.

Un richiamo a fare in fretta è stato lanciato anche dall’onorevole Mariastella Gelmini, nella sua veste di presidente della Comunità del Garda, che ha ribadito la necessità di compartecipare al progetto da parte di tutti gli enti coinvolti: governo, Regioni, Province, Autorità d’ambito e Comuni.

All’appello, la Regione Veneto ha confermato la piena disponibilità a fare la propria parte. In più, al fine di dare rapida esecuzione al progetto e di velocizzare al massimo i contatti con il governo, l’assemblea ha individuato la Comunità del Garda e l’ATS Garda Ambiente come interlocutori privilegiati, in quanto rappresentativi di tutto il territorio.

“Dalla riunione – conclude Tomei – è emerso che c’è l’impegno di tutte le componenti a collaborare per realizzare il nuovo collettore. Ma come sottolineato dall’onorevole Gelmini, che ringrazio per l’intervento, è necessario attivarsi nel più breve tempo possibile”.

Fonte: reportgarda.com

Data di pubblicazione: Lunedi 31 Ottobre 2016

Fotografia di copertina: da news originale

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