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Gardauno Spa

Maxi depuratore del Garda – Prove generali di disgelo – Il caso: ATS si confronta con la delegazione del M5S contraria all’opera.

Prove generali di dialogo sul maxi depuratore del Garda. Il 20 luglio a Villa Mirabella, sede della comunità montana, è fissato un incontro tra ATS Garda Ambiente e una delegazione del M5S che si oppone al progetto.

A Gardone Riviera, l’organismo incaricato di realizzare l’opera da 220 milioni di euro illustrerà agli esponenti del partito di Beppe Grillo ogni aspetto di un’operazione che, dal Veneto alla Lombardia, tutti i sindaci rivieraschi ritengono urgente alla luce delle precarie condizioni della condotta fognaria adagiata sul fondo del lago.

Non a caso, l’ultimatum al premier Matteo Renzi per reperire le risorse necessarie all’opera, è stato bipartisan.

“Al vertice del 20 luglio – conferma il presidente di ATS Giovanni Peretti –, saranno presenti i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle del comprensorio benacense guidati dall’assessore regionale veneto Manuel Brusco e Aventino Frau presidente onorario della Comunità del Garda e gli ingegneri di Garda Uno e Azienda Gardesana Servizi, le due società concessionarie del servizio idrico integrato redattrici del progetto del nuovo collettore”.

Al summit saranno presenti i membri del comitato di gestione di AGS che vede la sponda bresciana rappresentata dal sindaco di Padenghe Patrizia Avanzini e di quello di Salò Giampiero Cipani.

“Abbiamo colto subito la richiesta di un incontro avanzatala dal M5S – osserva Peretti – : inutile polemizzare a distanza, bisogna confrontarsi sui contenuti tecnici.

Vogliamo dimostrare l’efficacia e la sostenibilità ambientale del progetto”.

Fonte: giornaledibrescia.it

Data di pubblicazione: Giovedi 07 Luglio 2016

Copertina: da news originale

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