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Ma il ministro avvisa: «Fate presto e bene» - Galletti ha confermato il contributo. Molti ancora i nodi da sciogliere: dal progetto ai fondi mancanti - Gian Luca Galletti Ministro dell’Ambiente: «Lo Stato ha fatto la sua parte, ora tocca agli enti del territorio fare l’opera».

 



Un bullone corroso, consumato dal tempo e dagli agenti chimici. Lo agita Alberto Tomei, presidente dell’Azienda Gardesana Servizi che gestisce la rete idrica veronese, davanti ai relatori e al pubblico. Serviva il collettore che porta gli scarichi della sponda bresciana al depuratore di Peschiera.

È marcio, bucato. Immagine plastica del pericolo che sta correndo il Garda: la condotta che scorre sotto la superficie rischia di diventare un colabrodo. Ha quarant’anni, è ormai a fine vita. Ecco perché bisogna fare presto.

Il Governo mette a disposizione 100 dei 220 milioni necessari per realizzare il nuovo collettore, ma moltissimo resta ancora da fare.

«Il più», sottolinea con forza il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ospite del convegno «Un patto territoriale per l’ambiente e l’economia», promosso dalla Comunità del Garda nella Sala dei Provveditori del municipio di Salò.

Un appuntamento voluto dalla presidente Mariastella Gelmini proprio per fare il punto, mettendo attorno al tavolo i tanti attori. A cominciare dal principale, il Governo.

Il ministro ha confermato la notizia: «Lo Stato ha fatto la sua parte, mettendo a disposizione quasi la metà dei fondi per l’opera, ritenuta strategica ». Trovati questi soldi, tuttavia, «adesso comincia la parte più difficile, innanzitutto per gli enti locali ».

È quasi un appello quello di Galletti. Per vincere la sfida bisogna continuare sulla strada della collaborazione fra gli enti battuta finora. Occorre superare i passaggi burocratici, ma, innanzitutto, si deve passare alla fase operativa.

In soldoni: redigere alla svelta il progetto di fattibilità tecnico-economica del collettore, precisando i lotti di costruzione, i costi, la loro copertura, individuando chi fa cosa.

In secondo luogo, su questo Galletti è stato chiaro, tutti i Comuni gardesani devono aderire ad un unico gestore del ciclo idrico. Quest’ultimo processo è in fase di accelerazione, con il passaggio di Garda Uno ad Acque Bresciane.

Il primo è un obiettivo piuttosto complesso: perché gli attori sono molti e i tempi strettissimi.

I relatori sono unanimi: bisogna firmare l’accordo di programma per la costruzione dell’opera entro fine anno. Nel 2018 ci saranno le elezioni politiche e regionali: rimandare significa correre il rischio che due protagonisti dell’intesa (governo e Regione) siano - giocoforza - indisponibili per molto tempo.

Ma prima di quella firma i problemi da risolvere sono diversi.

Ad esempio, dove collocare il depuratore bresciano (nel Veronese resta Peschiera)? Si vorrebbe sistemare l’impianto di Visano, ma i Comuni dell’area sono contrari.

Altro tema: chi sarà il soggetto attuatore? A chi toccherà, insomma, indire le gare di appalto e seguire i lavori?

Infine la questione forse più corposa: come coprire i 120 milioni che mancano.

La Regione Veneto (assente all’incontro) affida ad una lettera la generica promessa di partecipare all’operazione. La Provincia autonoma di Trento fa il pesce il barile e tace. La Lombardia, per bocca dell’assessore all’Ambiente, Claudia Terzi (e dell’assessore al Turismo Mauro Parolini), si prende invece l’impegno, «e farà la sua parte», assicura.

Ben 72 i milioni da trovare in quota bresciana del collettore. Il Pirellone ci metterà del suo, ma anche i Comuni dovranno partecipare attraverso la tassa di soggiorno e i cittadini con le tariffe dell’acqua.

Ecco, spiega il ministro Galletti agli amministratori locali e agli enti riuniti a Salò, senza la soluzione di questi problemi l’accordo di programma (e i 100 milioni dello Stato) si allontana. Sollecito, dunque, l’invito di Mariastella Gelmini: «Non perdiamo questa occasione. Il ministero faccia un ultimo sforzo e ci aiuti a stringere con Trento e con le Regioni».

Enrico Mirani

Fonte: giornaledibrescia.it

Data di pubblicazione: Sabato 28 Ottobre 2017

Fotografia di copertina: da news originale

 

 

 

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