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Giornale di Brescia: Depurazione del Garda, il Governo firma un assegno da 100 milioni

Lo ha annunciato ieri il sottosegretario Lotti, dando così nuova linfa al progetto benacense.

Nessuno si aspettava un intervento così tempestivo. Solo lunedì scorso la presidente della Comunità del Garda, l’onorevole Mariastella Gelmini, si era recata a Roma, a capo di una delegazione di amministratori pubblici gardesani, per chiedere alla Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’ambiente di farsi carico del problema della depurazione gardesana.

L’obiettivo? Ottenere i 220 milioni necessari per dare attua-zione al nuovo sistema di depurazione del Garda, che dovrà sostituire quello approntato negli anni Settanta, ormai superato e sottodimensionato rispetto ai bisogni dell’area benacense, specie durante la stagione turistica.

Ci si augurava, nella migliore delle ipotesi, di ottenere una decina di milioni l’anno e di procedere per lotti successivi. Tanto che l’orizzonte temporale di riferimento per l’esecuzione del progetto predisposto da Garda Uno e dal suo corrispettivo veronese, Azienda Gardesana Servizi, è fissato al 2030.

Per questo ha del clamoroso l’annuncio dello stanziamento di 100 milioni per la depurazione del Garda da parte di Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri e segretario del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, un fedelissimo del premier Renzi sin da quando era sindaco di Firenze.

Finanziamenti.
Ieri a Verona Lotti ha promesso la bellezza di 100 milioni tondi, quasi la metà del preventivo di spesa previsto per dotare i Comuni gardesani di un nuovo sistema di depurazione fognaria.

«La voce del territorio e la nostra proposta – commenta l’on. Gelmini – sono state finalmente recepite dal Governo.

Oggi (ieri, ndr) il sotto-segretario Lotti è tornato sull’argomento promettendo 100 milioni di euro per la depurazione del Garda. Una buona notizia per il lago, per i tanti sindaci che ci hanno
messo la faccia, per la Comunità del Garda che presiedo e che dai tempi della presidenza di Aventino Frau lavora su questo progetto, per l’Ats, l’associazione temporanea di scopo costituita dai Comuni rivieraschi proprio per trovare le risorse necessarie a dare attuazione ad un progetto importantissimo per la tutela del Garda».

Scenari.
Per Mariastella Gelmini, che proprio un anno fa aveva accettato di assumere la presidenza della Comunità del Garda con l’obiettivo primario di vincere la sfida della nuova depurazione, l’annuncio di Lotti «è una scelta saggia e doverosa».

Solo lunedì scorso, dopo l’incontro al Ministero dell’ambiente, l’on. Gelmini aveva dichiarato: «Il Governo non può fare a meno di prendere atto dell’emergenza della depurazione del Garda, che è di portata nazionale e non solo locale, in quanto i 50 chilometri cubi dell’acqua del lago rappresentano il 40% dell’acqua dolce disponibile dell’intera nazione, un patrimonio di inestimabile valore per le presenti e future generazioni».

Ora l’annuncio di Lotti, che apre scenari (si spera) confortanti.

«Confidiamo – conclude l’on. Gelmini – che si tratti di un impegno concreto del governo e non soltanto di una boutade elettorale». Staremo a vedere.

Simone Bottura

Fonte: giornaledibrescia.it

Data di pubblicazione: Domenica 02 Ottobre 2016

Fotografia di copertina: da news originale

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