Mario Bocchio e Massimiliano Faini: “Garda Uno, una partecipata pubblica, con finalità sociali”
Il presidente e il direttore di Garda Uno a TempoRadio

“Il 2023 è stato sicuramente un anno faticoso. Nonostante questo, anche positivo” dice Mario Bocchio, presidente di Garda Uno, che spiega che il problema più grosso consiste sempre nella viabilità del Garda.

“Il problema è che ci sono paesi che passano da millecinquecento a quindicimila abitanti in pochi giorni. La Gardesana Occidentale ovviamente ne risente e se per il turista la cosa può tradursi in una semplice seccatura, diventa drammatica per i nostri operatori. I nostri mezzi devono ritirare la spazzatura entro un determinato orario. Non possono arrivare quando capita e lavorare in mezzo ai villeggianti” spiega il presidente, che comunque esprime anche la propria soddisfazione, per quanto fatto.

“Siamo stati pionieri e abbiamo avuto ragione. Presto aumenteremo anche i mezzi” dice il direttore, Massimiliano Faini, parlando del car sharing. Spiega che si tratta di auto elettriche, che chiunque può noleggiare. “Ormai è abitudine di molti turisti, di venire in treno, prendere una vettura elettrica, girare sulle coste del lago, per poi riconsegnarla e tornare a casa” racconta Faini, che affronta anche il tema delle comunità energetiche. Approvate a livello europeo, ora si attendono le disposizioni del governo italiano, ma prestissimo saranno attive.

“Si tratta di qualcosa di importante dal punto di vista economico, ecologico ma anche sociale” spiegano Bocchio e Faini, che aggiungono che Garda Uno stessa, ha finalità sociali. “Il privato forse opera più velocemente, ma non lavora certo dove non ha da guadagnare. Il pubblico, che se ben gestito, può funzionare benissimo, ci sarà sempre e andrà a servire qualsiasi cittadino. Che ci sia da far profitto o da rimetterci”.

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Fotografia di copertina: da news originale