Gestore unico dell’acqua, una vicenda che ha diviso i sindaci della provincia.
O almeno ha visto contrari quei primi cittadini che vorrebbero una gestione totalmente pubblica del ciclo idrico, a fronte di un progetto di gestione mista (pubblico-privato) come proposto dall’Ato e approvato dal 65% dei sindaci.
Ieri il sincado Del Bono, intervenendo nel corso della commissione congiunta Bilancio-Ambiente che ha riunito di fatto oltre la metà dei consiglieri comunali, ha sottolineato: “Abbiamo votato a favore di questa ipotesi sapendo che avremmo potuto pensare solo al nostro interesse visto che A2a ci garantisce una capacità di investimenti che nessuna sosietà a gestione pubblica potrebbe operare nei prossimi anni”.
Il percorso – Ma nell’ipotesi immaginata dall’Ato e approvata dai sindaci, dopo la nascita entro il 31 Dicembre della società pubblica (composta da Garda Uno, Aob2 e dalla Provincia), si procederà entro fine 2018 all’ingresso di un socio privato con una partecipazione oltre il 40%.
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Fonte: giornaledibrescia.it
Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2015
Fotografia di copertina: da news originale