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Venerdì alla Comunità del Garda un’assemblea plenaria che darà il via libera alla grande operazione – Ma la caccia ai fondi è in salita – La Gelmini chiama a raccolta tutti i sindaci del lago per un «voto di fiducia» sul progetto esecutivo – Lunedì sarà a Roma per cercare 220 milioni di euro.

Venerdì un vertice con i sindaci per illustrare il progetto definitivo del nuovo collettore del Garda e del futuro sistema di depurazione. Poi un «viaggio della speranza» a Roma per reperire i circa 220 milioni di euro necessari per passare dai progetti all’azione.

LO SOSTIENE con forza Mariastella Gelmini, da quasi un anno presidente della Comunità del Garda, convinta che «eliminare la condotta fognaria sub-lacuale da Maderno a Torri è l’obiettivo più urgente per il futuro del lago di Garda, più delle piste ciclabili e delle problematiche legate alla viabilità sulla Gardesana».

Previsto per lunedì prossimo a Roma è in calendario un incontro al Ministero dell’Ambiente per presentare il progetto, dove la Gelmini sarà accompagnata da una delegazione di sindaci gardesani, dal comitato di gestione di Ats con i sindaci di Salò Gianpiero Cipani e di Padenghe Patrizia Avanzini oltre al presidente di Garda Uno Mario Bocchio.

Ma prima ancora, venerdì pomeriggio alle 17 nella sede della Comunità del Garda a Gardone Riviera, si terrà un incontro con i sindaci della sponda bresciana del lago.

Obiettivo è il «serrate le fila» prima della trasferta romana: contarsi e fare le prove generali di unità di intenti sul grande progetto per rifare da capo la depurazione del più grande lago d’Italia.

Con i sindaci si farà un esame collettivo del nuovo progetto definitivo per le «urgenti e necessarie» (così scrive Mariastella Gelmini) opere di depurazione e collettazione; quindi si prenderà una posizione «unita e condivisa» rispetto alle altre esigenze dell’area benacense.In definitiva se le tre regioni e i Comuni del lago andranno tutti nella stessa direzione, condividendo non solo la progettualità ma anche la priorità dell’intervento, ci potranno essere maggiori possibilità di ottenere i 220 milioni di euro necessari per procedere con i lavori.

Senza obiettivi condivisi, sarà invece tutto molto più arduo.

QUELLO DI VENERDÌ sarà il primo dei due incontri organizzati dal presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini con i sindaci del lago.

Giovedì 20 ottobre, infatti, a Castelnuovo è previsto l’incontro con gli amministratori dei territori veneti e trentini.

Durante l’incontro di venerdì pomeriggio i sindaci della sponda bresciana saranno anche informati sugli esiti dei primi contatti con il ministero.

Presenti alla riunione anche il presidente dell’Ats, Giovanni Peretti, sindaco di Castelnuovo, e Mario Bocchio, il presidente di Garda Uno che con l’Azienda Gardesana servizi, società concessionaria del servizio idrico integrato per la sponda veronese, è redattrice del progetto del nuovo collettore.

Luciano Scarpetta

Fonte: bresciaoggi.it

Data di pubblicazione: Mercoledi 21 Settembre 2016

Copertina: da news original

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