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L'ANNUNCIO. Da Roma cento milioni destinati al Garda, 60 per la sponda bresciana e 40 per la veronese, per le opere di «collettazione» - Il Pirellone apre all'investimento diretto sul lago - L'assessore all'Ambiente Claudia Maria Terzi: «Collaboreremo con i soggetti del territorio».

 



C'era attesa ieri pomeriggio per l'arrivo sul Garda del ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti: sul piatto il futuro della depurazione benacense.

L'incontro ha sancito alcune conferme definitive: i 100 milioni sono destinati al Garda - 60 per la sponda bresciana e 40 per la veronese - per le opere di collettazione. E cosa niente affatto scontata la disponibilità di Regione Lombardia e Veneto, finora apparse molto tiepide, per non dire riluttanti, sugli impegni diretti nella partita.

«Collaboreremo con i soggetti del territorio - ha dichiarato l'assessore lombardo all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi - dando la disponibilità a sostenere economicamente secondo le normative vigenti la parte rimanente della spesa».

Detto per inciso, per la sponda lombarda servono circa 70 milioni per completare la tratta bresciana del nuovo progetto di collettori: 81 km di tubature che convoglierebbero i reflui al depuratore di Visano, consentendo di eliminare la condotta sublacuale.

«Stiamo parlando di un intervento strategico che va oltre il territorio gardesano - ha sottolineato il ministro Galletti -.

La notizia di oggi è che noi a Roma "abbiamo fatto i compiti", ovvero la cosa più facile in progetti come questi, trovando le risorse». Ora però arriva la parte più difficile, ovvero chiarire chi fa cosa con l'accordo di programma che va siglato in fretta.

«Il progetto - ha ammonito - è ancora allo stato iniziale e va migliorato dalle Regioni: dobbiamo avere questo sul tavolo. Non posso più sopportare che gli Ato non siano costituiti totalmente, non solo ovviamente in Lombardia.

E' obbligatorio, lo dice la legge, e senza quello non può essere siglato l'accordo di programma, tutti i Comuni devono partecipare in modo ottimale».

I tempi sono stretti per giungere ad un accordo prima della fine della legislatura, ma il Ministro ha voluto tendere in ogni caso la mano: «Quest'opera nella sua urgenza ha un valore morale ed etico elevatissimo: quando non si vuol fare una cosa - prosegue - generalmente si dice che non ci sono le risorse a disposizione, ma in questo caso il Governo le ha trovate perché si tratta di un progetto strategico a livello nazionale.

L'opera è ormai obsoleta e necessita di sostituzione prima che possa accadere l'irreparabile».

Dello stesso avviso anche la presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini: «Oggi abbiamo visto il grande impegno del Governo e da parte dei Comuni del comprensorio benacense c'è unanimità d'intenti. Spiace invece constatare che a livello intermedio, le Regioni e la Provincia autonoma di Trento purtroppo ancora assente da questo percorso, ci sia poca presenza».

«Sarebbe davvero un peccato chiudere la legislatura senza la firma di tutti gli attori: il rammarico - continua la disamina di Mariastella Gelmini - è che stasera non siano presenti Zaia e Maroni, un'assenza che va intesa come assunzione di responsabilità. Per questo motivo mi auguro un ulteriore sforzo da parte del Governo. Poi è chiaro che ci sono ancora problemi in fase esecutiva a Visano, ma la sottoscrizione dell'accordo di programma sarebbe la risposta migliore a tutte quelle forze politiche che osteggiano l'opera».

Mario Bocchio e Alberto Tomei amministratori di Garda Uno e Ags hanno sottolineato l'urgenza di intervenire per eliminare i pericoli di rottura della condotta sublacuale Maderno-Torri.

«SIAMO SEMPRE in emergenza e i recenti episodi dell'emersione di parte della condotta sulla sponda veronese o bulloni che fuoriescono dalla condotta in vetroresina, in alcuni punti spessa per l'erosione solo pochi millimetri, stanno inequivocabilmente a significare che l'opera è a fine vita».

Dello stesso avviso anche Giovanni Peretti il presidente di ATS, Davide Pace, presidente della Comunità Montana parco Alto Garda bresciano ed Ettore Prandini il presidente di Coldiretti Lombardia. Senza peli sulla lingua il senatore Guido Galperti: «Oggi non si festeggia nulla. Questo è solo un punto di partenza».

«Non è tempo di feste o polemiche - ha chiosato la deputata veronese Alessia Rotta - serve collaborazione tra tutti senza colori, se non quelli del Garda».

Luciano Scarpetta

 

Fonte: www.bresciaoggi.it

Data di pubblicazione: Sabato 28 Ottobre 2017

Immagine di copertina: da news originale

 

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