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Desenzano - L’isola ecologica al via
Iniziati lavori per la costruzione dell’impianto: costerà 2 miliardi - Nel 1999 il 27% di rifiuti smaltiti con la raccolta differenziata.

Punta sulla raccolta differenziata la capitale del Garda per contenere la bolletta. In quest’ottica a Desenzano hanno preso il via ai lavori di costruzione di una grande isola ecologica che costerà 2 miliardi. Allineerà spazi per 12 container, una pesa, uffici ed altri servizi oltre ad un capannone deposito per i mezzi comunali. L’isola si aggiungerà alle altre due di dimensioni più ridotte. Intanto raccolta differenziata è salita nel 98 al 28% dei rifiuti raccolti.

Desenzano -  La cittadina investe 2 miliardi per potenziare e razionare la raccolta differenziata, sistema per ridurre da un lato la quantità di rifiuti conferiti in discarica e dall’altro per cercare di contenere i costi. L’investimento, tuttavia, arriva con un anno e mezzo di ritardo sui tempi programmati dalla giunta di sinistra dell’allora sindaco Massimo rocca che aveva preparato progetti, finanziamenti ed appaltato anche lavori. Poi arrivarono le lezioni e si insediò in municipio la nuova giunta di centrodestra. Le prime decisioni adottate furono caratterizzate proprio dei cambiamenti in alcune scelte effettuate dagli amministratori uscenti. Infatti sulla localizzazione dell’isola ecologica i capogruppo della maggioranza si mobilitarono per bloccare l’intervento sostenendo che la zona prescelta non era adatta, che questa si sarebbe trasformata in un pessimo biglietto da visita per quanti arrivavano a Desenzano attraverso la nuova tangenziale rovinando anche l’immagine di Rivoltella.

Infatti l’isola doveva sorgere in un’area situata proprio a pochissima distanza dallo svincolo di entrata e di uscita di rivoltella della tangenziale. Addirittura venne ventilata l’ipotesi di rinunciare al finanziamento o di trasferirlo ad un altro comune purché la struttura non venisse costruita in quella zona.

La giunta ha poi trovato un’altra sistemazione piazzandola nella campagna di Rivoltella a poca distanza dalla bretella che collega la tangenziale da San Martino della battaglia a Colombare di Sirmione. Intanto, sull’area originariamente destinata all’isola ecologica recentemente tre aziende cittadine hanno ufficialmente chiesto di poter di costruire capannoni destinati ad accogliere le loro attività.

Come abbiamo detto i lavori nella nuova area già acquistato dal Comune sono appena iniziati. Il progetto prevede la costruzione di un capannone ad otto campate destinate a ricovero di tutti gli automezzi comunali.

Qui ci sarà spazio all’interno anche per i raccoglitori delle batterie delle pile per gli olii oltre all’officina di riparazione ed al lavaggio degli autoveicoli.

All’esterno verranno creati i posti per la sistemazione di 12 container, la pesa, la palazzina uffici, Il parcheggio.
Il costo complessivo dell’opera è stimata in 2,200 milioni scesi a 2 miliardi grazie al ribasso d’asta. Il costo viene finanziato con fondi Frisi per circa due terzi della spesa. Ricordiamo che per i fondi Frisi il Comune non paga interessi ma si limita a rimborsare in 10 anni il capitale.

Verrà anche sistemata ed ampliata la strada che collega l’isola ecologica alla bretella di Colombare. L’operazione già richiesto il taglio di alcuni alberi.

Questa nuova struttura, che secondo quanto riferisce l’assessore all’Ecologia Giovanni Venieri verrà poi data in gestione al consorzio Garda Uno, è destinata a favorire la gestione allo smaltimento dei rifiuti riciclati e quindi la raccolta differenziata e si aggiunge alle due isole ecologiche già presenti anche se di più piccole dimensioni. Si trovano in via Giotto, vicino al cimitero di Desenzano.

Quello della raccolta differenziata è un obiettivo importante per la città ed è in costante crescita. Nel 99 infatti, secondo i dati diffusi dall’ufficio ecologia, ha raggiunto la percentuale del 27,8%. Un traguardo reso possibile grazie anche ad azione di sensibilizzazione.

Ora, in tema di bolletta per lo smaltimento di rifiuti, l’Amministrazione, dopo aver scelto di passare con delibera del Consiglio comunale dalla Tarsu alla tassa in base al decreto Ronchi, è alle prese con i problemi burocratici relativi all’incertezza sull’applicazione della percentuale dell’Iva e anche al varo del regolamento. Questo dovrebbe prevedere incentivi a chi contribuisce alla raccolta differenziata.

Ennio Moruzzi

Fonte: Giornale di Brescia

Data di pubblicazione: Venerdì 17 Marzo 2000

Immagine di copertina: da news originale

 

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