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Gardauno Spa

L’acqua è un bene comune ed un elemento essenziale per il benessere e la sopravvivenza degli esseri viventi. Basti pensare che il corpo umano è costituito per il 70% di acqua ed è dunque necessario che l’acqua che usiamo per dissetarci e cucinare, sia buona, pura e soprattutto salubre.

Per stabilire la qualità di questo elemento, per tutti noi indispensabile, le aziende che si occupano di gestire il ciclo idrico, devono necessariamente condurre analisi specifiche con cadenza annuale, per stabilire eventuali criticità dovute al superamento dei valori limiti dei parametri analizzati. Si tratta di compiere un continuo monitoraggio che  assicura ai cittadini che l’acqua dell’acquedotto è  buona e conforme alle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche previste dalla legge.

Consapevoli dell’importanza e l’indispensabilità di questo elemento, abbiamo deciso di approfondire la questione riportando i risultati dei parametri analizzati dagli enti gestori del ciclo idrico.

Le analisi sono frutto di una raccolta di dati provenienti da celle di monitoraggio distribuite sul territorio, che si occupano di controllare l’acqua in diversi punti del suo ciclo.

I gestori a cui abbiamo fatto riferimento sono tre: Sisam Spa, per i tre Comuni della provincia di Mantova (Asola, Castiglione delle Stiviere e Castel Goffredo); A2A per i Comuni della Provincia di Brescia tranne Calcinato che fa riferimento al gestore Garda Uno.

I risultati di seguito riportati nelle tabelle, non hanno evidenziato nessun tipo di anomalia chimico fisica presente nell’acqua.

Questo sta ad indicare, come ammettono gli stessi gestori, che l’acqua è potabile, si può dunque bere e può essere tranquillamente usata per cucinare o abbeverare animali. I dati riportati sono aggiornati a dicembre 2016.

Per ciò che concerne la città di Ghedi è importante segnalare che le cellette di monitoraggio del gestore A2A sono presenti nella vicinissima Montirone, dunque i valori raccolti appartengono a questa. Invece per Calcinato, grazie al gestore Garda Uno, siamo stati in grado di suddividere il paese nelle sue tre frazione e raccogliere di ognuna i valori.

Ma cerchiamo di conoscere i parametri chimico fisici dell’acqua per meglio comprendere l’importanza di queste analisi.

Ph
E’ la concentrazione degli ioni idrogeno e indica se l’acqua è acida o basica per legge il suo valore deve essere compreso tra 6,5 e 9,5; oltre 9,5 si è in presenza di acque basiche o alcaline, sotto 6,5 di acque acide.

La conducibilità elettrica
Nell’acqua sono disciolti dei sali minerali in forma ionica che consentono il passaggio della corrente elettrica. Più elevata è la concentrazione di ioni, e quindi di sali minerali, maggiore è la conducibilità. Questo parametro indica la mineralizzazione dell‘acqua .

La durezza
Indica nell’acqua la presenza di calcio e di magnesio. I sali di questi elementi sono responsabili di microincrostazioni dure e compatte. Più il parametro è alto più l’acqua è dura, più è basso più l’acqua è dolce e migliore.

Il residuo fisso
Indica la quantità di sostanze inorganiche presenti nell’acqua ed è dunque fondamentale per determinare la leggerezza dell’acqua.

L’ammoniaca
L’ammonio, che è un composto dell’azoto, può essere presente nelle falde acquifere naturalmente (origine geologica) oppure a causa di un inquinamento di natura biologica. Nell’acqua potabile non deve essere presente in concentrazione superiore a 0,50mg/l.

I nitriti
La presenza nell’acqua dei nitriti è un indice di inquinamento recente. I nitriti sono sostanze dannose alla salute e nello stomaco, possono formare sostanze cancerogene, dette nitrosamine. Quindi non possono superare la concentrazione massima di 0,50 mg/l.

I nitrati
Loro presenza indica un inquinamento causato dall’intervento dell’uomo (concimi, allevamenti di bestiame, scarichi civili e industriali) e il limite massimo consentito è di 50mg/l.

Il ferro
Il ferro è un metallo pesante e se in un’acqua è presente in quantità rilevanti, per ossidazione conferisce all’acqua stessa una pigmentazione giallo-scura.

Il manganese
L’assunzione prolungata di un’acqua che contenga alte concentrazioni di manganese è dannosa alla salute.

L’arsenico
E’ un elemento naturale, quindi non determinato da inquinamento, che si trova disciolto nell’acqua e talvolta in quantità notevolmente superiori al limite adottato dall’Organizzazione mondiale della sanità, che è di 10 microgrammi per litro (μg/l), oltre il quale vi possono essere rischi per la salute dell’uomo. Il consumo prolungato di acqua con elevate concentrazioni di arsenico è infatti associato a diverse patologie.

Calcio
Elemento indispensabile alla vita, è il minerale più diffuso nell’organismo umano e la normativa vigente non prevede un limite.

Magnesio
È un altro elemento fondamentale per l’uomo la sua carenza può causare crampi e riduzione del tono muscolare; la legge non fissa un limite.

Sodio
Essenziale per la vita e per il metabolismo umano, determina il mantenimento del bilancio idrico e la regolazione osmotica intra ed extracellulare.  La normativa indica un valore massimo di 200 mg/l.

Potassio
L’alterazione del contenuto in potassio nell’organismo può causare disturbi della funzionalità muscolare. La normativa non stabilisce un limite.

Cloruri
Contribuiscono all’attività osmotica dei liquidi cellulari. Elevate concentrazioni di cloruri influenzano il sapore dell’acqua conferendole sapidità. Il limite massimo è di 250 mg/l.

Floruri
A basse concentrazioni presentano effetti protettivi sulla carie dentale, ma è opportuno evitare un sovradosaggio.

Solfati
Per l’acqua potabile il valore massimo dei solfati è fissato a 250mg/l.

Cloro residuo
Questo parametro indica che l’acqua prima dell’immissione nella rete di distribuzione ha subito un trattamento di disinfezione.

Bicarbonato
L’acqua potabile deve essere alcalina. Per i bicarbonati non è previsto un limite.

News originale: inmontichiarinews.it

 

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