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Se non depurerà i reflui del Garda che fine farà il digestore di Visano? Questa domanda, che rimbomba da anni nella testa di chi – istituzioni, gestori del servizio idrico, ma anche Comuni e cittadini – potrebbe avere finalmente una risposta, tra le altre cose tutt’altro che scontata, visto che non è detto che il mega impianto (dormiente) della Bassa debba incrociare il proprio destino con quello dei reflui della sponda bresciana del Benaco.

Andiamo con ordine, partendo da un assunto: nel Piano degli investimenti 2016-2019 approvato dall’Aato della Provincia di Brescia non c’è traccia del progetto che vorrebbe l’utilizzo del digestore come capolinea depurativo dei Comuni del Garda, esclusi Desenzano e Sirmione (destinati all’impianto di Peschiera).

Il motivo è presto detto: non essendo i Municipi benacensi alle prese con le infrazioni dell’Ue, non c’è (fino a un certo punto) tutta questa fretta di risolvere la questione, ferma restando la ferma volontà dell’Aato di sciogliere alcuni nodi, come – ad esempio – l’eliminazione della condotta sublacuale.

Ma se il Garda può attendere, lo stesso non si può dire per quei Comuni che aspettano solo che le proprie condutture vengano collegate all’impianto bassaiolo. Parliamo di Visano, Acquafredda e Remedello.

Per non dire di Calvisano. Ed allora ecco tornare in auge un’idea in realtà già proposta in passato, senza mai essere portata a compimento. Perché non collettare i Comuni sopracitati all’impianto, riattivandolo così senza attendere i destini del Garda?

Per i vertici dell’Autorità d’ambito sarebbe una situazione ampiamente praticabile – ovviamente rimettendo in sesto il digestore, fiaccato da un lunghissimo periodo di inattività -, che non significherebbe il tramonto dell’«autostrada dei reflui» che dal lago porterebbe nella Bassa.

Comunque, a inizio novembre A2A, Garda Uno e i Comuni coinvolti si dovrebbero incontrarsi per trovare una strategia efficace e condivisa.

Quanto alla depurazione gardesana, le incognite sono troppe: arriveranno i 100 milioni promessi dal Governo? Sarà davvero quella visanese la soluzione migliore o, diversamente, si finirà per costruire un impianto nuovo di zecca?

Si parlerà proprio di questo domani nel meeting tra i vertici dell’Aato, l’onorevole Mariastella Gelmini, l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi e i rappresentanti della depurazione del Garda.

Rosario Rampulla

Fonte: giornaledibrescia.it

Data di pubblicazione: Giovedi 27 Ottobre 2016

Fotografia di copertina: da news originale

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