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Gardauno Spa

Gardone Riviera - «Cerotto metallico» per la condotta gardesana dei reflui


«Cerotto metallico» per la condotta gardesana dei reflui
Gardone Riviera - Ultimo atto della messa in sicurezza della maxi tubatura sul fondo del lago

La condotta fognaria urtata dalla chiatta affondata è in sicurezza.

Ieri gli operatori subacquei della Carmar Sub di Ancona, supportati dai tecnici della Vrmdi Maderno, hanno applicato alla tubatura, che trasporta in pressione 90 litri di reflui fognari al secondo,un rinforzo in acciaio inox progettato dai tecnici di Acque Bresciane.

Le operazioni erano iniziate la scorsa settimana, dopo la rimozione del relitto, e si sono concluse ieri con l’ultima immersione dei sub della Carmar per le verifiche tecniche.

È stato l’atto conclusivo di una vicenda che ha tenuto banco negli ultimi mesi, facendo temere il disastro ambientale.

Il «caso» era scoppiato il 26 novembre scorso, quando alcuni subacquei sportivi notarono durante un’immersione nelle acque antistanti il porticciolo del Casinò il relitto di una chiatta carica di materiale edile.

Il natante era finito contro un tubo delle fogne in polietilene ad alta densità che trasporta ogni giorno circa 4mila mcdi reflui.

Nell’impatto si ruppero gli ancoraggi che fissavano il tubo al fondale, ma fortunatamente la condotta, realizzata da Garda Uno negli ann i’80, riuscì ada ssorbire l’urto.

Dopo diversi tentativi di rimuovere il relitto utilizzando una gru, tutti falliti, nelle scorse settimane i sub della Athos Diving di Malcesine (incaricati dalla ditta armatrice del relitto, cui spettano il compito e i costi del recupero, come stabilisce un’ordinanza comunale) hanno provveduto a svuotare la chiatta dal suo carico di pietrame.

Il natante, alleggerito, è stato riportato a galla giovedì 8 marzo con l’utilizzo di palloni di sollevamento.

Lunedì 12, poi, la chiatta è stata trainata fino al porto di Moniga e portata in secca.

Acque Bresciane, l’ente gestore del ciclo idrico subentrato a Garda Uno, è così potuta intervenire sulla tubatura, applicando alla porzione di tubo sollecitata dal peso del relitto un «cerotto metallico» che scongiura ogni rischio.

Simone Bottura

Fonte: giornale di brescia.it

Data di pubblicazione: Martedi 20 Marzo 2018

Immagine di copertina: da news originale

Links: comune.gardoneriviera.bs.it

 


 

 

Danni alla condotta sommersa, ci pensano gli «uomini rana»
Gardone Riviera - L'intervento dei sommozzatori sui fondali del lago davanti al Casinò - Lesioni dall'urto con la chiatta: dopo la riparazione l'ancoraggio

Sono iniziate, ma richiederanno qualche giorno per l'ancoraggio definitivo al fondale del lago, le opere subacquee di riparazione della condotta fognaria sublacuale rimasta danneggiata dalla chiatta affondata a fine novembre davanti al Casinò di Gardone Riviera.

Le riparaioni hanno interessato un paio di metri lineari del tubo del diametro di una quarantina di centimetri e spesso 15,3 millimetri che trasporta i reflui da Salò a Maderno, posato nel 1985.

Sabato mattina la tubatura è stata ripulita da cinque sommozzatori della Carmar Sub di Ancona, ditta specializzata nella misurazioni dello spessore delle condotte in profondità che da tempo collabora con Acque Bresciane per le ispezioni della tratta sublacuale, supportati dall'equipaggio della Vrm Deep Explorer di Angelo Modina.

Domenica invece il tratto lesionato dall'impatto con la bettolina affondata è stato «incerottato» dai sub con una clampa in acciaio inox, leggermente curva per aderire perfettamente alla porzione di tubo, mettendola al riparo da ulteriori «stress» esterni.

Le operazioni si dovranno concludere in questi giorni con il tiraggio delle viti e l'imprigionamento sul fondale della condotta fognaria con dei collari di ancoraggio «infissi tramite attrezzature idrauliche, con grande capacità di tenuta e durata».

Nei prossimi giorni le attenzioni dei tecnici saranno rivolte alla sistemazione delle flange metalliche sulle quali era originariamente collocata la condotta a una quota di 12 metri di profondità prima di essere trascinata dalla chiatta fino a 30 metri: sia nella zona sud, verso la Torre San Marco, sia verso Fasano.

Giusto in tempo per archiviare tutto con l'inizio della stagione turistica che come da tradizione sul lago di Garda coincide con la Pasqua: quattro mesi di emergenza ecologica per le acque del lago causati da un'incredibile fatalità, che avrebbero potuto provocare incalcolabili danni ambientali e di immagine all'intero comprensorio benacense.

Luciano Scarpetta

Fonte: bresciaoggi.it

Data di pubblicazione: Martedì 20 Marzo 2018

Immagine di copertina: da news originale (Il tratti di condotta sommersa: ben visibili anche i segni del tempo - Un sommozzatore pronto a immergersi sulla condotta danneggiata)

Links: comune.gardoneriviera.bs.it

 

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