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Gardauno Spa



L'acquisizione del ramo d'azienda rafforza la società -Delbarba: «In agenda 122 milioni di investimenti per innalzare la qualità di acquedotti e depuratori».

 



«Un passaggio fondamentale nel consolidamento gestionale, e uno degli atti più importanti sin qui deliberati». Gianluca Delbarba, presidente di Acque Bresciane, ha sintetizzato così il conferimento del ramo d'azienda di Garda Uno all'utility nata per gestire il patrimonio idrico dell'intero territorio provinciale.

L'accordo è stato firmato ieri pomeriggio nello studio notarile Lesandrelli a Brescia da Delbarba e dal presidente di Garda Uno Mario Bocchio, alla presenza tra gli altri di Daniela Gerardini, al vertice dell'Ambito territoriale ottimale, che sovrintende ai servizi idrici, e di Pierlamberto Capra, in qualità di advisor nell'operazione per la società Ey.

Si tratta di un'operazione da 19,18 milioni di euro che coinvolge 26 Comuni, per un totale di 147 mila abitanti, e 90 dipendenti che passeranno sotto la nuova insegna.

«L'area territoriale di Garda Uno è di grande importanza, con un bacino demografico di rilievo: era stato dato il mandato affinché il conferimento fosse perfezionato entro il 31 dicembre, e ci siamo riusciti - prosegue Delbarba -.

Il modello Cogeme-Ovest Bresciano si è unito alle forme di gestione del lago di Garda, ben rappresentate da Garda Uno e Sirmione Servizi».

I numeri di Acque Bresciane crescono quindi a livello complessivo: i segmenti operativi sono 223 - ripartiti tra 68 acquedotti, 76 impianti di fognature e 79 depurazioni -, con 479.873 abitanti serviti in 81 comuni, a cui se ne aggiungeranno dal 1 gennaio altri 6, tutti camuni (Edolo, Cedegolo, Sonico, Sellero, Paisco Loveno e Malonno).

Cambia inoltre fisionomia l'azionariato, con il 70.01% che fa riferimento ad Aob2, il 27,4% a Garda Uno, l'1,8% alla Provincia di Brescia e lo 0,7% a Sirmione Servizi, per un patrimonio netto totale di circa 70 milioni di euro.

Il fatturato previsto per il 2018 è di 73 milioni, mentre l'unione consentirà sinergie virtuose per una cifra di circa un milione.

Per il futuro è previsto un adeguamento delle tariffe in vista dei nuovi investimenti e, a lungo termine, il passaggio dagli attuali 12 bacini tariffari verso un unico regime. Con un occhio di riguardo a progetti ora più concreti.

«L'obbiettivo del depuratore del Garda diviene una certezza - aggiunge Delbarba -: prevediamo investimenti per 122 milioni di euro, dei quali ben 70 per il grande progetto del Garda».

Grande soddisfazione, infine, anche per Mario Bocchio. «Un processo che ci ha visti e ci vedrà protagonisti di questa nuova avventura gestionale - spiega Mario Bocchio -. Siamo convinti che non si perderà quel forte radicamento territoriale che ha reso l'esperienza di Garda Uno unica nel suo genere. Rendiamo concreta la grande idea di collettamento e depurazione del lago di Garda, che anche il Ministero dell'Ambiente e Regione Lombardia hanno scelto di cofinanziare».

Da ieri si è aperta una nuova pagina per le acque bresciane».

Jacopo Manessi

Data di pubblicazione: Giovedi 28 Dicembre 2017

News originale: bresciaoggi.it

Immagine di copertina: da news originale (La responsabile dell'Ato Daniela Gerardini, il presidente di Garda Uno Mario Bocchio e il numero uno di Acque Bresciane Gianluca Delbarba)

 

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