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Gardauno Spa

Garda Uno è stata protagonista alla recente Expo 2015 di Milano in occasione di un incontro sul riciclo dei rifiuti organici per la produzione di compost di qualità.

Cosa voglia dire questo termine per i meno informati è presto detto: si tratta di trasformare i rifiuti di cucina e del giardino in un ottimo fertilizzante, il compost, un prodotto adatto poi ai più svariati impieghi agronomici: dall’agricoltura in pieno campo al florovivaismo, eccetera.

In occasione di questo incontro alla rassegna universale milanese, i tecnici della multiutility gardesana hanno anche illustrato il processo di raccolta differenziata nel territorio in cui opera che si sta trasformando dalla tradizionale raccolta a cassonetto stradale nella più efficace raccolta porta a porta.

La transizione non è facile e le criticità sono ben note: il Garda con il suo entroterra collinare e la  zona montuosa della sua parte settentrionale rende le raccolte più complesse; il passaggio da 125 mila abitanti invernali a punte di 300 mila abitanti nella stagione estiva necessita di modulare le raccolte; inoltre anche il diffuso fenomeno dell’abbandono incivile di rifiuti, deve essere contrastato in modo deciso.

Nonostante ciò, le molte località servite da Garda Uno che sono passate a porta a porta hanno superato nel 2015 l’obiettivo 65% previsto dalla legge: Desenzano, Lonato, Calvagese, Padenghe, Soiano; addirittura Polpenazze, Manerbio, Calcinato, hanno superato abbondantemente il 70% di differenziata.

Possiamo confrontare questi dati con quelli del 2014 diffusi dalla Provincia di Brescia, riguardanti per l’appunto la situazione della raccolta differenziata che ha toccato mediamente in provincia il 54% sul totale dei rifiuti.

Una crescita provinciale del 4% rispetto all’anno precedente e che denota come le località della pianura siano quelle che primeggiano con percentuali elevatissime che superano anche l’80%.

Si diceva delle criticità del Garda. Basti pensare che nel mese di febbraio sono 181 le tonnellate medie giornaliere di rifiuti raccolti, mentre in agosto salgono a 263 (+ 46%).

Altri dati significativi da prendere in esame riguardano i costi di servizio legati al trasferimento finale dei rifiuti raccolti.

Prendiamo ad esempio Limone sul Garda, un Comune altamente turistico e per di più lontano quasi 72 km dall’impianto di compostaggio di Biociclo ubicato a Castiglione delle Stiviere, nell’alto Mantovano, il cui tempo di percorrenza dei camion diventa di circa 1 ora e mezza.

Il prossimo impegno della società sarà, dunque, di promuovere il compostaggio domestico sia per il vegetale che per l’umido con sgravi sulla Tari, in particolare nei Comuni dell’alto lago.

“La formula vincente del nostro programma” osserva il presidente di Garda Uno SpA, Mario Bocchio “è sicuramente quella di una maggiore flessibilità del sistema proposto, ovvero del porta a porta, con frequenze estive aumentate per i grandi produttori (alberghi, ristoranti, bar, mense, campeggi, eccetera) anche fino a 6 giorni a settimana, quindi l’apertura domenicale dei Centri di Raccolta e la possibilità di conferire anche l’organico in questi centri”.

Nello studio illustrato a Milano, messo a punto dal Servizio di Igiene Urbana diretto da Massimo Pedercini, vengono indicate le percentuali medie degli scarti domestici: se tutti facessero bene la raccolta differenziata potremmo recuperare 40% di organico e vegetale, 25% di carta, 16% di plastica e 8% di vetro; in tal modo solo il 10% di rifiuti solidi urbani finirebbe all’inceneritore.

Che la differenziata abbia registrato un exploit importantissimo nel territorio di Garda Uno è confermato, infine, da alcuni dati incontrovertibili.

Nel 2010 la differenziata si attestava sul 36,7%. Nel 2015 (dati di settembre scorso) ha superato abbondantemente il 68%.

Anche la frazione compostabile ha segnato un notevole balzo in avanti: dal 17,3% di 5 anni fa al 35,1% di quest’anno.

08 Novembre 2015 – Ufficio Stampa

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