Contatto inviato con successo

Qualcosa è andato storto. Riprova.

Gardauno Spa

Corriere: bollette dell’acqua, per i bresciani altra stangata in arrivo: +8,5% l’anno

I rincari maggiori per i clienti A2A e Asvt – Pesano i costi dei trattamenti per abbattere solventi e nitrati e l’obbligo di realizzare i depuratori mancanti – Sono 63 i comuni in infrazione per mancata depurazione: rischiano 300 milioni di sanzioni.

Altra stangata in arrivo sulla bolletta dell’acqua dei bresciani. Soprattutto per i clienti di A2A e Asvt, per i quali sono previsti rincari dell’ 8,5 percento l’anno dal 2017 fino al 2019.

Va meglio ai residenti serviti da Acque Bresciane, la società pubblica del servizio idrico che unisce Aob2, Garda Uno, Sirmione servizi e qualche comune della Valcamonica: il rincaro tariffario per il prossimo anno sarà del 5,3 per cento, per poi attestarsi intorno all’ 1 per cento nei successivi due anni.

Doveva essere la conferenza dei Comuni Ato ad approvare il prospetto dei rincari nell’assemblea tenutasi lunedì al Tartaglia. Ma visto che è non è stato raggiunto il numero legale la decisione verrà presa dal consiglio provinciale e dovrà poi essere ratificata dall’Autorità per l’energia e il gas. Rincari che vanno a sommarsi a quelli già inanellati negli ultimi dieci anni (un aumento medio del 42 per cento).

A Brescia l’acqua più cara della Lombardia

Nel Bresciano quindi verrà distribuita l’acqua più cara della Lombardia, con un costo a metro cubo che arriverà a superare i 2 euro ed una spesa annua per famiglia che si aggirerà intorno ai 400 euro.

Aumenti che produrranno una levata di scudi tra i difensori «dell’acqua pubblica» che invocano il rispetto dell’esisto referendario del 2011. Ma un motivo di questi rincari c’è, ed è noto: la gran parte dell’acqua di città deve essere trattata per abbattere la presenza di solventi clorurati e cromo esavalente: filtraggi che hanno un costo (fino al 20 per cento in più sul totale della bolletta).

Anche nella Bassa vengono effettuati trattamenti su molti acquedotti per abbattere sostanze tossiche presenti nelle rocce di falda (ferro, arsenico, manganese) o prodotti dall’inquinamento umano, come i nitrati causati dallo spandimento di reflui zootecnici e dall’assenza di depuratori.

Ecco, i cittadini nella bolletta pagano questi trattamenti aggiuntivi ma anche la necessità di realizzare i depuratori che ancora mancano: gli scarichi di 280 mila bresciani finiscono tutt’oggi in fossi e fiumi.

I nuovi depuratori che verranno realizzati

Per questo nei prossimi 3 anni verranno realizzati molti impianti a partire da quello della Valtrompia a Concesio (33 milioni in carico ad Asvt).

A2A realizzerà nuovi depuratori a Nuvolera (11,8 milioni), San Paolo (11,3 milioni), Vobarno (7,3 milioni), Capriano (6,6), Gavardo (9,5), Offlaga (2), Alfianello (1,5), potenzierà quelli di Bagnolo Mella e Ciliverghe, colletterà all’impianto di Verziano le fogne da Concesio sud in giù (ma anche quelle di San Zeno) e all’impianto di Visano le fogne di Calvisano, Remedello e Isorella.

Nel frattempo realizzerà 3 nuovi pozzi a Brescia, altri ad Anfo, Bagolino, Castenedolo, Concesio, Gavardo, Gussago, Mazzano, Offlaga, Orzinuovi, Pralboino, Roncadelle, Sale Marasino, installando impianti di trattamento a Brescia (pozzo Mandolossa), Ospitaletto e Paitone (qui per il cromo VI).

Molti gli interventi anche per Acque Bresciane: partirà il depuratore di Barbariga-Pompiano (4,5 milioni), quello di Mairano (3 milioni), di Sellero-Berzo Demo (2,2), potenzierà Paratico (7,9), Quinzano (1,8), Palazzolo (1,35), Pontoglio (0,3), amplierà quello di Rudiano collettando Castelcovati (4,1 milioni), finirà quello di Edolo-Sonico-Malonno (3 milioni) e farà altri interventi a Peschiera, Pozzolengo, Muscoline, Calcinato, Lonato.

E realizzerà nuovi pozzi a Chiari, Travagliato, Paderno Franciacorta.

A Flero – raggiunto dai veleni della città – realizzerà un impianto per il trattamento di solventi.

Il segreto per evitare futuri salassi è diminuire il consumo e lo spreco d’acqua: in Germania si pagano tre euro a metro cubo ma il consumo medio giornaliero si attesta sui 90 litri. Contro i nostri 140.

Pietro Gorlani

Fonte: cliccare qui

Data di pubblicazione: Venerdi 14 ottobre 2016

Fotografia di copertina: da news originale

caricamento...