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Gardauno Spa



La chiatta affondata a fine novembre nelle acque del porto del Casinò di Gardone Riviera, resterà in fondo al lago ancora a lungo.

Si è conclusa con un nulla di fatto il vertice convocato ieri in prefettura per provare a dettare l'agenda del recupero dell'imbarcazione che rischiò di provocare un disastro ambientale stritolando con la sua stazza la condotta fognaria sublacuale rimasta in pressione per oltre due settimane. Tutto rimandato a lunedì 24 gennaio, quando le parti si ritroveranno attorno a un tavolo.

«Durante il summit - conferma il sindaco di Gardone Riviera Andrea Cipani - è emerso che la ditta proprietaria del barcone da carico non aveva ricevuto una serie di documenti dalla Prefettura.

Alla luce di questi incartamenti, nei prossimi giorni verrà stilato un cronoprogramma degli interventi che sarà analizzato al prossimo vertice».

Fino ad allora non sarà possibile sapere quando e come i sommozzatori della Carmar Sub di Ancona, ditta specializzata nelle manutenzioni delle condotte in profondità che collabora da tempo con Acque bresciane sulla sublacuale Maderno-Torri, saranno in grado di sistemare sulla condotta danneggiata la «clamp» metallica di rinforzo fatta costruire a tempo di record in officina a Castelnuovo nel veronese.

Le perplessità sollevate proprio dai sommozzatori della Carmar consistono nel fatto che la chiatta ancora sul fondale è troppo vicina alla condotta.

In attesa del da farsi, la condotta rimane sempre adagiata sul fondale e la «bettolina» tenuta in sicurezza poco distante dalle catene fissate alla banchina del porto.

Luciano Scarpetta

Fonte: bresciaoggi.it

Data di pubblicazione: Giovedi 11 Gennaio 2018

Fotografia di copertina: news originale

 

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